Giovane
ingrata eri alla natura
quando,
guardandoti allo specchio,
detestavi l'immagine riflessa.
Sentivi falsi i complimenti
rivolti alla solarità del tuo viso
agli occhi ridenti
al sorriso sincero e accattivante.
Ingrata e cieca
non rivolgevi lo sguardo attorno a te.
Ingrata nei confronti
di coloro che a giusta ragione
si lagnavano.
Cosa riflette ora quello specchio?
Sempre lo stesso, incapace di
mentire.
Ora che matura sei conscia
dei mutamenti inarrestabili,
ora l'immagine è di un volto segnato,
occhi cerchiati,
seppur ancora sorridenti.
Tempo tu segni il volto
non l'anima.
Oggi sai che quell'immagine non
meritava scarsa considerazione.
Ora cara mia ... accetta ciò che vedi
quelle odiose borse agli occhi
che ti rubano 10 anni
quelle zampette di gallina
che risaltano quando sorridi.
E' un contorno
a cui dovrai adattarti.
Ora, che ancora puoi volgere lo sguardo
attorno a te,
sii grata alla natura
anche per ieri,
apprezza ciò che vedi.
E sorridi, così che gli altri
non soffermino lo sguardo
tra le rughe del tuo volto.