Favola di Natale...
della mia Amica
Njara
....c'era una volta un grande abete colorato...no no..
c'era una volta un grande camino addobbato...nooo
lo volete capire che c'era una volta un bambino
che credeva a babbo natale e che...ahhhh che lagna...
vi ho detto che c'era una volta una teiera parlante
che...uffa insomma basta...
c'era una volta qualcosa che oggi non c'è più...
e ti pareva mancavi tu
mancavi...adesso basta ora racconto io..
tutti zitti e seduti in fila...allora cominciamo...
dovete sapere che una volta c'era...
shhhhh...ascoltate.... un tintinnio...lo sentite tutti?!?...
venite venite alla finestra..
ohhh un fiocco di neve...guardate...
il vento si è alzato..le cime degli alberi
ondeggiano...fa freddo...è natale...
guarda guarda...una stella si accende...la luna...
ohh come è bella stasera la luna...
tutta lucente e piena di fiocchi d'avena
...seeeee fiocchi d'avena
sulla luna...eddai che fai ci prendi in giro????
...ma no che non vi prendo in giro...è natale..è magia...
è un sorriso e forse anche una carezza...
che importa se la luna ha i fiocchi d'avena e una corona
per cappello..che importa se la neve invece di scendere
sale di un gradino la scala della felicità...
è vero non importa...
l'importante è ricordarsi che...io non voglio ricordare
...shhh silenzio...cade la neve...
è natale...accendiamo il camino...shhhh silenzio...
ll tintinnio si sente di nuovo...
siete stati tutti buoni quest'anno??..
siiiii??..e allora fate spazio..babbo natale è in arrivo
...shhh
silenzio...spegniamo le luci....e guardiamo
...guardiamo il natale che scende a tenerci un po'
di compagnia....guardiamo la neve che volteggia
..guardiamo il fuoco che arde...
e mentre guardiamo la vita pensiamo che c'è sicuramente
in questo mondo una persona
che pensa a noi con affetto e simpatia...
e ci invia un sorriso magari solo con il pensiero...
e mentre lo fa la luna si imporpora di contentezza e magia
solo ed unicamente...
per chi crede che il natale è sempre un po' più di sempre..
un giorno
in più di..sempre!!!!!
ancora buone feste.
njara
Dolce cara amica grazie per questa bella poesia
che mi fa assaporare il profumo del Natale
quello di un tempo quando davvero mi incantavo
a guardare il cielo mentre scendeva la neve
quando davvero si faceva silenzio
per ascoltarlo
quando sapevo di essere stata poco buona
e che Babbo Natale non mi portasse alcun dono
ogni anno sai ricolorire il nostro Natale
e ci aiuti a riscoprirlo!!
Angela
eccola li..
scritta pensata sognata da njara
eccola li..piccola sparuta bambina di dieci anni
che guardava ancora il mondo con il naso in su..
si chiamava Piccola..ma lei era grande..grande
dentro..grande sino quasi a morire..
ma non si muore a dieci anni solo perchè
ti fanno diventare grande prima del previsto..
ma Piccola era grande..ma cosi grande che un fiocco
di neve colpendola in viso si spaurì
quella notte guardando le lacrime della bambina scenderle sul viso..
ma Piccola non se ne accorse..
continuò a camminare a camminare a camminare..
chissà dove l'avrebbero condotta i suoi piedi in quella notte
di pieno inverno mentre la neve continuava a scendere
imperterrita incurante di lei..
mentre i passanti continuavano a camminare
incurante di lei e del suo sguardo triste triste.
Piccola giunse nei pressi di un boschetto di larici..u
no di quei boschetti che non se ne trovano più cosi tanti in giro..
ma Piccola lo trovò cosi per caso..come per malia..
ma no non era malia era solo magia..
magia di un profumo..magia di un natale ancora da arrivare..
e Piccola pensò alla sua casa..alla sua mamma
che l'aveva fatta "morire" dentro cosi presto..
pensò al suo papà ancora imbrattato di vernice..
pensò ai cugini e ai parenti vari che ogni tanto
l'andavano a trovare come se lei fosse un pezzo da museo..
già..perché si deve sapere che Piccola
era una grande piccola artista..
una di quelle artiste che ne nascono una ogni diecimila anni..
e tutti la mostravano..sopratutto i suoi genitori
che la volevano sempre su un palco
a recitare poesie o a cantare canzoni per gli altri..
ma Piccola era stanca di quel ruolo
e cosi quella sera se ne era andata di casa..
si era fuggita insieme a tutti gli altri..
e quegli altri erano i suoi sogni di bambina..
ciao le disse qualcuno passando..
ma nessuno le disse ciao..
solo il vento che passava fra le foglie fra i rami di secchi
di qualche albero li intorno le sussurrò il suo ciao..
e Piccola lo raccolse quel ciao..
lo fece suo quel ciao..lo strinse al cuore quel ciao..
e produsse una canzone che nessuno aveva mai scritto
se non lei che iniziò a cantarla..e mentre cantava
scorse la luna che piena di rugiada
baciò le foglie di alcuni alberi..strinse a se i rami secchi
facendo splendere fra di loro tante tante piccole lucine
che somigliavano a quelle del suo albero di natale..
un albero piccolo piccolo ma mai somigliante
a quell'albero che ora lei con gli occhi luccicanti si trovava di fronte..
tentò accompagnata dal suo canto di prendere una di quelle lucine
..ma si rese conto che era solo acqua di rugiada impregnata di neve
e che lei nonostante la sua "grandezza"
di cuore non poteva portare con se..
allora si accucciò..si strinse le mani al petto
ed iniziò a dondolare una dolce nenia
che odorava di natale ancora da venire..
il vento l'ascoltò..
la neve l'ascoltò..
il cielo l'ascoltò
ed anche la luna e gli alberi ascoltarono quella dolce nenia
che veniva dal cuore di Piccola..
e cosi..come per miracolo..
come per magia la notte si intrinse di giorno..
la neve smise di scendere da quel prato
che qualcuno un giorno impunemente aveva chiamato cielo..
i fiori raddrizzarono le loro corolle..
la gente si assiepò intorno a quel cuore bambino
che in una notte di magia aveva acceso i suoi colori
dentro un albero dentro un fiocco di neve
dentro un piccolo spazio di cielo finalmente tutto suo.
buone feste a tutti voi..
..njara
e mi ricordo ancora quella biciclettina rossa che pedalava senza padrone...
appesa in un cortile se ne stava li in bella mostra portata dal vento e dalla polvere.
c'era la stalla..c'era la mucca..c'era il bue e c'era l'asinello..
c'era tutta la storia del mondo chiusa dentro quel ricordo che
da natalì non se ne voleva andare..
eppure era cresciuta..eppure era diventata grande..
eppure si era sposata..eppure eppure eppure..
ma quella mattina d'inverno inoltrato a natalì
non andava di accendere il fuoco..
non andava di preparare le colazioni..
non andava di ripulire il gatto ed il cane..
no non andava nulla se non rimettersi a dormire sino all'indomani..
dimenticare tutto..
non pensare..
non agire..
non fare...
ma quel "non" rimase sospeso fra labbra e cuore
nel momento in cui vide sciogliersi un fiocco di neve dentro
il suo cuore di fanciulla ormai cresciuta..
una fanciulla adulta avrebbe detto qualcuno..
una fanciulla sciocca avrebbe detto qualcun altro..
una fanciulla senza figli avrebbe aggiunto il sorriso
sornione di una donna che qualcuno chiamava madre..
sua madre..
suo padre no..
suo padre non c'era più da tanto tempo..
eppure albergava in lei un senso di ricordo..
un senso di manchevolezza nei suoi confronti..
ma non di lei verso di lui.
ma di lui verso di lei.
eppure se lo ricordava alto snello e sempre in piena forma..
finché vide quella mano posarsi sulla guancia
di sua madre tanti e tanti anni prima..
il silenzio..il non capire..la voglia di vendetta che le sorse
dal cuore verso la donna che l'aveva generata
e verso quel padre che l'aveva sempre ingannata..
natalì si voltò..andò in cucina..spense la luce..
si rimise sotto le coperte..suo marito dormiva ancora...eppure..
eppure lei non era felice accanto a lui..
un altro padre..un'altra madre un'altra sorella un altro fratello
avrebbero fatto di lei la donna più felice del mondo..
un braccio l'avvolse..
suo marito nel sonno la stava tirando a se senza motivo..
senza sapere..senza un gesto d'amore..
non sono una sua proprietà pensò
natali
mentre si rannicchiava dentro quel nido
che inconsapevole la fece sentire protetta...
non sono una sua proprietà...
eppure si sciolse da quell'abbraccio..
andò in cucina..ed accese il fuoco..per lui..
mentre la notte continuava a dormire.
..di njara
buon anno a tutti voi.