Gennaio 2009
Ma il datore di
lavoro può davvero
mettere agli arresti
domiciliari i propri
dipendenti?
Suvvia non è mica
sua la colpa!! E' a
causa del Decreto
"Brunetta"!! I
datori di lavoro
eseguono solo le
direttive che
vengono date!! Non
si permetterebbero
mai ... di propria
volontà.
I datori di lavoro
hanno - tra i loro
compiti - quello di
gestire il
personale. Come mai
non lo hanno fatto?
Come mai non hanno
rifiutato la parte
di stipendio
relativa al
coordinamento del
personale? Alla
gestione del
personale? Se ne
sono sempre lavati
le mani .... tanto
...... ci penserà la
Direzione tanti
Ponzio Pilato.
Ma Brunetta perché
inizia a far pulizia
dal basso? Ripeto:
mai visto pulire le
scale partendo
dall'ultimo scalino
SENZA - PER
ALTRO - PROSEGUIRE
fino alla "cima".
Struzzi con la testa
sotto la sabbia che
ora, AUTORIZZATI
dall'amico Brunetta,
sparano richieste di
visite fiscali non
appena un dipendente
telefona per
avvertire della sua
assenza per
malattia. Non so
bene come si siano
organizzate
all'interno le usl
al ricevimento della
telefonata del
collega. C'è chi
riempie un modulo
dopo aver
"intervistato" il
collega che -
dall'altra parte del
telefono
febbricitante - a
fatica riesce a
rispondere alle
domande: nome,
cognome, indirizzo e
se è già in possesso
del certificato
medico oppure no,
diversamente deve
saper dire a che ora
presumibilmente
pensa di potersi
recare presso
l'ambulatorio.
Febbricitante o
influenzato - alla
fine - è ben di poco
conto in confronto a
coloro che devono
chiamare per motivi
molto più gravi sia
fisicamente che
psicologicamente.
E parte il fax e
parte, di
conseguenza come da
legge prevede, la
visita fiscale al
paziente che NON E'
ANCORA ANDATO DAL
MEDICO e al quale
NON E' ANCORA STATA
FATTA UNA DIAGNOSI
tantomeno SA QUANTO
DOVRA' RESTARE IN
MALATTIA. E SONO
FIOR DI EURO CHE LE
AZIENDE USL PAGANO
PER QUESTO "SERVIZIETTO"
e anche questi sono
soldi pubblici.
Credo che ogni
collega fiscalizzato
costi circa 50-60
Euro.
E per beffa il
periodo di malattia
potrebbe essere pure
un giorno o due.
Ma con che stato
d'animo inserisco
quel maledetto
foglio nel fax
quando so che un
collega si assenta
perchè la sua
situazione è
peggiorata .....
RAGAZZI STO PARLANDO
DI CANCRO!!!
Ma la legge dice che
la visita deve
essere fatta in
giornata, per cui se
la segnalazione
della malattia
arriva di venerdì
mattina ed il medico
c'è solo nel
pomeriggio e la
lista delle visite
ha superato il
numero ...... si
passa al lunedì. Ma
il lunedì il collega
è già al lavoro o
ancora in malattia?
Ed il medico è stato
assunto
appositamente quindi
- alla fine -
rischia di fare un
giretto per nulla
.... tanto non costa
niente.
E se mi sbaglio a
scrivere l'indirizzo
di casa del collega,
che succede?
Chiaro che non lo
trova in casa ma non
trova neppure la
casa in quando per
errore è stato
trascritto un
indirizzo sbagliato.
A chi la
responsabilità di
tutto questo?
E il dipendente -
anche alle ore 20
della sera - magari
solo in casa deve
aprire la porta ad
uno sconosciuto che
dice di essere il
medico fiscale,
almeno un cognome di
chi potrebbe forse
suonare il tuo
campanello non
sarebbe male
saperlo.
Quando si effettuano
visite presso i
medici - loro hanno
accanto a se -
un'infermiera: si
dice a tutela
propria e del
paziente.
Ma casa da chi sono
tutelata?
Ma perché mai i
datori di lavoro NON
HANNO FATTO IL LORO
MESTIERE???
E PERCHE' NON SONO
STATI PUNITI LORO
PER PRIMI?
Perché non si sono
preoccupati di
segnalare a chi di
dovere - coloro i
quali (e loro lo
sanno bene ora come
prima) si
assentavano dal
lavoro troppo
frequentemente -
consegnando un
certificato di
malattia.
Pensate che in
realtà pare - che in
alcune aziende - sia
necessario assegnare
a consulenti esterni
la valutazione del
personale
dipendente.
.... non ho davvero
parole.
Spendere soldi
pubblici per pagare
figure ESTERNE che
valutano i
dipendenti che non
hanno solo un CAPO
ma un'infinita scala
gerarchica sopra di
essi e PAGATI ANCHE
PER VALUTARE IL
PROPRIO PERSONALE
davvero mi sembra il
colmo.
E pare che certi
"progetti" certi
"compiti" vengano
proprio assegnati
dalla nostra
Regione.
E che vogliamo dire
dei medici di base -
forse i primi - che
dovrebbero conoscere
i loro pazienti e
riconoscere la vera
malattia?
Senza considerare
tutte le direttive
che gli vengono
suggerite caldamente
dall'Azienda in
merito alla
prescrizione degli
esami sia di
laboratorio che
radiologici.
E anche i medici
prendono un discreto
incentivo se "fanno
i bravi" e
prescrivono
accertamenti in modo
parsimonioso.
Sto divagando ... mi
sale dallo stomaco
un'amarezza tale che
la mia gridata
domanda: PERCHÉ MAI
DEVONO ESSERE
COLPITI IN MASSA
TUTTI I LAVORATORI E
NESSUNA DISTINZIONE
DI MALATTIA? non
trova risposta e non
accetta risposte
folli.
Anche
loro devono
osservare l'orario
che assomiglia ad
"una sorta di
detenzione
domiciliare", che
rende più difficile
la vita quotidiana e
l'accesso ai luoghi
di cura per terapie
e accertamenti
diagnostici. Dalle 8
alle 13 e dalle 14
alle 20 è vietato
uscire, fare
attività fisica e
socializzare, mentre
- secondo il mio
modesto parere, per
i malati sarebbe un
vantaggio l'avere
una vita sociale
attiva, e poter
attività fisica e in
ogni modo poter
concedersi qualche
distrazione.
Ma cosa è frullato
nella testa del Dr.
Brunetta? Desidera
che chi, oltre a
portare e sopportare
la croce di avere un
tumore, aggravi la
malattia rischiando
anche la depressione
e l'ansia?
E chi invece soffre
già di questi
problemi?
Sono stati chiusi i
manicomi e coloro
che hanno problemi
sono ricoverati
temporaneamente in
strutture che tutto
hanno tranne che un
aspetto rassicurante
e stimolante per la
guarigione.
A parte questo, se
fortunatamente
riescono ad uscire
dal proprio tunnel e
ritornare alla vita
lavorativa NON
POSSONO PERMETTERSI
di avere delle
ricadute perchè - se
dipendenti pubblici
- dovranno essere
sottoposti anche
loro agli arresti
domiciliari. E che
vantaggioso ne
trarranno da questo?
Quindi - tutto
sommato - è
sufficiente aver
marcato il
cartellino e stare
comodi sulla propria
poltroncina sia
dirigenziale che no,
senza preoccuparsi
troppo di fare il
proprio dovere.
Però sei fisicamente
presente.
Tanto, si dice, che
non è possibile
prendere
provvedimenti contro
questo tipo di
persone. Chi è
protetto da una
parte chi
dall'altra, chi ha
alle spalle persone
di un certo
"livello", chi
conoscenze "da
riverire" e son
quindi autorizzati a
non fare
praticamente nulla.
Forse che questi non
derubano?
Questi derubano
l'Amministrazione
Pubblica due volte e
anche
sfacciatamente.
Sono veramente molto
molto arrabbiata,
amareggiata e
demotivata.
Ho conosciuto il
lavoro come
dipendente "privato"
e "pubblico",
ho sempre dato
l'anima per il mio
lavoro in entrambi i
casi. Vero che c'è
differenza ma, come
nel privato si
veniva "ripresi"
quando, secondo i
dirigenti, non si
soddisfavano le
esigenze aziendali,
ERA ED E' POSSIBILE
FARLO ANCHE NEL
PUBBLICO. DEVE
ESSERE POSSIBILE.
E basta con le
lamentele varie -
solo fesserie - solo
aria alla bocca si
dà quando ci si
lamenta per nulla!!!
Pensiamo che abbiamo
un lavoro dove
difficilmente ci
possono mettere in
cassa integrazione,
dove abbiamo molti
più privilegi che
altri settori, dove
stiamo al caldo e
non siamo sotto le
intemperie!!! E dove
ci prendiamo più
diritti che
rispettare i doveri!
Ma se proprio non vi
va bene lavorare nel
pubblico ma andate
...... ad asfaltare
le strade!!
Basta con le
lamentele se nella
mensa aziendale il
pasto non è del
tutto caldo, se la
pasta a volte è un
po' scotta, PER
NEPPURE UN 1 EURO O
POCO DI PIU' CHE SI
PRETENDE?????
Nonostante tutto
questo qualcuno ha
ben pensato di
approfittarsene e
fare il proprio
comodo a scapito di
tutti coloro i quali
hanno sempre fatto
il proprio dovere e
che ora pagano!!!
Nel piatto della
bilancia deve essere
messo tutto: i pro e
i contro, poi
vediamo dove pende
la bilancia.
Davanti al
marcatempo alcune
persone attendono
....
il loro sguardo vaga
da una parete
all'altra della
stanza rimirando non
si sa cosa .... una
ragnatela forse.
..... "Oddioooo"
esordisco arrivando
per marcare....
anche oggi il
marcatempo non
funziona???
E passo il mio badge
nell'apposita
fessura ....
beh.... funziona!!
Poi vado per la mia
strada.
Pochi minuti dopo -
come per miracolo -
il marcatempo
funziona anche per
chi era in
contemplazione prima
di me.
......
NON ERA ANCORA
GIUSTA L'ORA GIUSTA
PER SMARCARE ED
USCIRE.
E questo forse ....
non è rubare?
Mi sto veramente
facendo "sangue
amaro" per tutta
questa situazione e
mi mancano ancora 5
anni prima di andare
in pensione -
ammesso che qualche
testa calda - non
aumenti gli anni di
pensione anche per
le donne.
Per la parità ....
dicono. Ma di grazia
.... posso andare in
pensione come gli
uomini quando
anch'essi fanno
figli? Quando
anch'essi,
ritornando a casa
dal lavoro si
rimboccano le
maniche e proseguono
a lavorare e
accudiscono la
prole? E' forse la
maggioranza degli
uomini che prende
ferie o aspettativa
dal lavoro nel caso
in cui i figli si
ammalano?
Secondo me qualcuno
ha visto un film
alla radio.
Ed io no so come
fare tacere la mia
rabbia.
Povera stolta che ha
lavorato oltre che
per il privato, il
pubblico ma tanto
anche per la Gloria!
Non la conoscete? E'
un datore di lavoro
che ti fa sgobbare
forte e non ti paga.
Lo porti con te per
tutta la vita e a
volte non ti da
neppure una
soddisfazione.
E' il senso del
dovere (forse un po'
esagerato lo
riconosco) che non
ti lascia un attimo
di respiro.
E sono ancora più
arrabbiata.
grazie Brunetta
... non ho
assolutamente voglia
di rileggere ciò che
ho scritto ... ormai
sbotto ....
scusate gli
eventuali errori.