Nei pressi della mia cittā c'č un paese che si chiama
Tossignano,
oltrepassata la piazza e proseguendo verso la montagna si trova sulla
strada un'opera artistica eseguita scolpendo sul tronco di una quercia
diversi contesti sociali.
La Biblioteca di Borgo Tossignano ha gentilmente risposto alle mie
richieste e ora so che:
si tratta di una quercia di 500 anni del podere Querceto di Campiuno
(quercus sp.). Nella notte del 3 dicembre 1999 croll?e fu portata nel
piazzale sotto la Rocca e scolpita in loco. Gli scultori sono: Gio'
Bert, Daniela Romagnoli, Lora Poggi, Sergio Capirossi, Alfredo Esposito,
Maurizio Brunazzi (Gruppo Gart Di Riolo Terme).
L'inaugurazione avvenne nell'anno 2000.
E' un albero protetto dalla Regione Emilia Romagna con Decreto 678 del 10
ottobre 1989).
Mi piace pensare agli scultori che, alternandosi, hanno pazientemente
intagliato il legno e riprodotto le scene rappresentate. Tutte fanno
parte della nostra storia:
- Clonazione
- Pane: un solo forno per il territorio
- Allegro carnevale: la festa della polenta
- La donna soldato
- Lezione pratica in cucina
- Entusiasmo: Caterina Sforza ?a Tossignano
- Mea culpa per le ingiustizie della Chiesa
- Carestia: l'abbondanziere raziona il grano
- Festa del Mercato
- Si avvelena l'eco sistema
- La Banda del Passatore respinta dai facoltosi Oriani
- Ugo e Grana piantano la quercia nel 1400